LE CLEMENTINE
Tipologia |
Disponibilità |
Senza semi |
da fine Ottobre a Gennaio |
Dolci, succose, facili da sbucciare, sono molto apprezzate dal mercato.
Ma adesso parliamone più dettagliatamente
LE ORIGINI
Originario dell'India nord orientale, dell'Indocina e del Giappone nella sua forma pura, il clementino (Citrus reticulata) è frutto di un incrocio tra il mandarino Avana e l'arancio amaro, ottenuto in Algeria all'inizio del 900.
Assai gradito dal consumatore per la dolcezza e succosità della polpa, oltre che per l'assenza di semi, il clementino ha fatto registrare un interessante incremento delle aree coltivate.
CARATTERISTICHE DI QUALITÁ
Aspetto |
Frutto sano, pulito, buccia papillata, con colorazione tipica della varietà su almeno 1/3 della superficie del frutto. |
Colorazione |
Buccia: arancio
Polpa: arancio intenso
Succo: arancio |
Forma |
Oblata e globosa |
Qualità organolettiche |
Polpa di tessitura medio-tenera, succosa, con contenuto zuccherino e acidità medi, assenza di semi. |
Durezza della polpa |
>35% |
Resa in succo |
>10% |
Periodo di commercializzazione |
Dal 20 ottobre al 20 febbraio |
Conservazione |
Ad una temperatura di 5-6 °C ed un umidità relativa del 75-80% i frutti si possono conservare per circa 30 giorni. |
Manipolazione |
Frutti molto sensibili alla manipolazione. La sovrapposizione dei frutti o delle confezioni deve essere svolta con molta cautela. |
Azioni da evitare |
Non tenere il prodotto in ambienti troppo caldi e secchi, poiché il frutto si disidrata perdendo in succo e morbidezza della polpa. |
Note |
La notevole delicatezza del frutto consiglia di effettuare rotazioni frequenti del prodotto sul punto vendita. |
LA COLTIVAZIONE
La produzione italiana di clementini risulta pari a circa 210.000 tonnellate; le regioni più importanti per questo agrume sono Calabria (dove si ottiene circa il 46% del raccolto nazionale), Sicilia (28%), Basilicata (10%) e Puglia (9%).
LE VARIETÁ
Probabilmente frutto di una selezione ottenuta in Algeria ad inizio secolo, i clementini sono presenti sul mercato da ottobre a tutto febbraio, per la gioia dei numerosi estimatori che ne apprezzano la polpa dolce e profumata, oltre che la totale mancanza di semi. L'infuso della sua buccia possiede spiccate proprietà digestive. Le varietà più diffuse sono Comune, De Nules, Orovales e Monreales.
COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO |
|
|
|
Parte edibile 80 % |
Sodio 1 mg |
Acqua 81.4 g |
Potassio 210 mg |
Proteine 0.9 g |
Ferro 0.3 mg |
Lipidi 0.3 g |
Calcio 32 mg |
Glucidi disponibili 17.6 g |
Fosforo 19 mg |
Fibra alimentare 1.7 g |
Niacina 0.3 mg |
Energia 72 kcal |
Vitamina C 42 mg |
CONSUMO E CONSERVAZIONE
Grazie alla buona percentuale di vitamina C ed alla presenza di flavoni e caroteni, il clementino protegge la parete vascolare.
Inoltre, è rinfrescante e diuretico e, per l'elevato contenuto di zuccheri disponibili, giova nelle astenie psico-fisiche.
In cosmesi, con il succo si preparano lozioni tonificanti, con la polpa maschere per la pelle.
In cucina, il clementino può essere consumato al naturale oppure essere utilizzato per preparare succhi, frullati, macedonie, sciroppi, sorbetti, marmellate e confetture.
Ad una temperatura di 5-7 °C ed un'umidità relativa dell'85-90%, il clementino si può conservare per 4-5 settimane.
LA RICETTA:
spicchi di clementini caramellati
Prendete gli spicchi di alcuni clementini ben maturi, collocateli per qualche minuto nel forno per asciugarli bene, indi, uno spicchio per volta, immergetelo nello zucchero caramello, evitando, se possibile, l'uso dello stuzzicadenti che provoca la fuoriuscita di gran parte del succo.
|